Fragilitè al caffè & nocciole
La piccola pasticceria è un tipo di preparazione che incontra sempre molto successo: i mignon hanno un fascino tutto particolare, che siano cannoncini, bignè o semplici pasticcini, risultano sempre graditi per il loro aspetto delicato e le dimensioni contenute che li rendono meno impegnativi ma altrettanto sfiziosi di altri dessert.
I pasticcini di oggi sono costituiti da tre strati di meringa alla nocciola farciti da una crema al burro aromatizzata al caffè e cioccolato. Una vera delizia, dal sapore molto ricco e burroso, ma dalla taglia ‘small’ che permetterà a tutti l’assaggio senza troppi sensi di colpa 😉
La ricetta è tratta dal meraviglioso libro Scandikitchen -dolci Hygge, di cui ho replicato svariate ricette senza mai restare delusa. L’unica variante che ho apportato è una riduzione della dose di crema al burro perché i miei pasticcini mi sembravano già fin troppo ricchi, e rispettando i quantitativi indicati mi era avanzata parecchia farcitura. In ricetta ho quindi riportato delle dosi che dovrebbero andar bene per farcire la meringa senza sprechi.
Per il resto mi sono trovata benissimo con la ricetta: nonostante la preparazione della crema al burro sembri un po’ particolare vi consentirà di ottenere un composto liscio, vellutato e dalla consistenza perfetta. Idem per la meringa che è risultata cotta alla perfezione e friabile al punto giusto – da qui il nome, fragilitè, che rende bene l’idea di quanto questi pasticcini siano fragili e delicati.
Fragilitè al caffè & nocciole
Ingredienti
Per la meringa
- 5 albumi
- 100 grammi nocciole tritate finemente (o farina di nocciole)
- 200 grammi zucchero a velo
Per la crema al burro:
- 120 grammi zucchero
- 1 cucchiaio di caffè solubile
- 175 grammi burro morbido (più quello per spennellare)
- 15 grammi tuorlo
- 40 grammi cioccolato fondente
- 100 grammi acqua
Istruzioni
- Iniziate a montare gli albumi e quando inizieranno a prendere corpo aggiungete un po' per volta lo zucchero a velo; montate ancora, fino a ottenere una meringa bella soda, e alla fine incorporate le nocciole tritate finemente (o la farina di nocciole), utilizzando un mestolo di legno e lavorando il composto delicatamente, dal basso verso l'alto.
- Coprite una leccarda con carta forno e spennellate quest'ultima con un po' di burro fuso, poi versate la meringa e livellatela con il dorso del cucchiaio; dovrete ottenere un rettangolo di circa 30x30 cm. Infornate a 150 gradi per 45 minuti.
- Fate bollire l'acqua con lo zucchero e il caffè solubile per un paio di minuti a fuoco vivace, poi lasciate intiepidire. Quando il liquido sarà intorno ai 40 gradi incorporate il burro morbido e il tuorlo (io ho usato il gancio a foglia in planetaria). Lavorate un po' il composto, poi unite il cioccolato fuso e lavorate ancora fino a ottenere una crema liscia.
- Quando la meringa sarà tiepida, ritagliatela in modo da ottenere dei rettangolini delle stesse dimensioni; poi iniziate ad assemblare i vostri pasticcini spalmando uno strato di crema al burro sul primo rettangolino, sovrapponendo il secondo, mettendo altra crema e chiudendo con il terzo. Completate con una spolverata di zucchero a velo.
Note
8 Comments
Laura De Vincentis
Quanta delicatezza e quanta bontà in questi impalpabili pasticcini. Un bacio
tizi
grazie mille, sei un tesoro! a presto 🙂
zia Consu
E’ la prima volta che li vedo e ne sento parlare. Nonostante l’ampia quantità di burro, un piccolo assaggio lo farei molto volentieri 😛
Buon inizio settimana <3
tizi
infatti essendo piccolini sono adatti anche a chi è particolarmente attento a mangiare sano 😉 grazie della visita cara e buon inizio settimana a te!
saltandoinpadella
Quanto devono essere deliziosi, mi fanno davvero pensare a un tea time all’inglese. Devono proprio sciogliersi in bocca. La meringa alle nocciole è tipo la dacquoise? certo che deve essere difficilissimo da tagliare a cubotti. Normalmente non amo molto la crema al burro, proprio perchè molto burrosa, ma devo dire che questa mi fa voglia. La assaggerei volentieri
tizi
sì, credo che gli ingredienti siano gli stessi della dacquoise, solo che qui prevale l’albume e di farina di nocciole ce n’è pochina. giusta osservazione sulla difficoltà del taglio: sul libro il procedimento prevedeva di farcire e poi tagliare… io invece ho tagliato prima i quadratini e poi li ho accoppiati perchè sapevo che altrimenti avrei fatto un casotto 😉
un abbraccio cara, buona settimana!
ipasticciditerry
Ma quanto mi piacciono Tizi, non puoi immaginare. Li trovo deliziosi e invitanti, immagino tutta la loro bontà. Bravissima
tizi
grazie mille cara! un abbraccio!!